mercoledì 23 aprile 2008

X-Factor: resoconto della settima puntata

Saltellando qua e là all'interno del palinsesto Rai come un grillo impazzito, torna anche questa settimana il talent show condotto da DJ Francesco, sempre più orgoglioso del suo motto: "Perchè la musica batte solo sul 2". Sarà: dopo la sconcertante eliminazione della divina Silvia Aprile a favore di un Tony decisamente più bello che bravo, questa frase ci fa storcere il naso. Ma diamo fiducia ad X Factor, ed addentriamoci in una puntata che ha visto protagonista il pirata della giuria: Morgan che salva entrambi i suoi gruppi, Morgan che impartisce lezioni di musica, Morgan che beve il suo succhino, Morgan che decreta la "fase 2" del programma, e sempre Morgan che in un momento di pazzia rivolge il suo dito medio prima al pubblico e poi alla Maionchi.

Questa settimana il meccanismo della gara è semplice: gli ultimi due classificati al televoto andranno in ballottaggio e rischieranno l'eliminazione. Giusto il tempo di aprire i centralini, e via con le esibizioni.

Prima performance per la piccola, dolce Ilaria, che sfoggiando un inglese dal retrogusto di nuraghe ci allieta con la conturbante Snow on the Sahara di Anggun. Davvero non male: la Porceddu riesce a creare una sorta di limbo acustico, aiutata da una scenografia semplice (teli bianchi che cadono dall'alto) ma estremamente suggestiva. La Ventura non se la sente di criticare anche questa volta. Voto: 7.

Sale dunque sul palco l'ultimo entrato della trasmissione, l'operaio Gino, fortemente sostenuto da Simona. Questa volta il brano che gli hanno assegnato è a dir poco proibitivo: si tratta di Senza pietà, una delle canzoni più belle e più difficili di Anna Oxa. Gino la voce ce l'ha e la tira fuori tutta, soprattutto negli acuti. Ed è esattamente questo che stona: certi suoni, come il buon gusto ci insegna, non dovrebbero essere prodotti dalle corde vocali di un uomo. Voto: 5+.

E' arrivato il turno dei talenti più lampanti di X Factor, i mitici Aram Quartet. Posizionati sulle ormai consuete pedane di forme ed altezze differenti, si cimentano per la prima volta in un brano italiano, la straziante Per Elisa di Alice. La partenza lascia disorientati, il finale ci esalta come poche altre performance: la melodia delle quattro voci si fonde alla perfezione facendo incetta di complimenti e di voti. Voto: 8/9.

Ecco quindi arrivare il momento della performance più contestata della settimana: si tratta di Emanuele con Heroes di David Bowie. Scelta che fa letteralmente imbestialire Morgan, che imbastisce un'illuminante lezione di storia del rock ribadendo che, seppur bravo, Emanuele non può certo confrontarsi con l'intensità e la maturità di Bowie. Lui ci tenta ugualmente, e l'esibizione riesce piuttosto bene. Almeno vocalmente parlando, la filosofia musicale di cui parla il pirata è tutt'altra cosa. Voto: 7/8.

Inizia qui la parte calante della scaletta artistica. Entra Tony, vestito molto meglio della settimana scorsa, sempre più amato dalle ragazzine italiane. Dopo aver scartato nel corso della settimana Più bella cosa di Eros, ci prova con All by myself di Celine Dion. Per scelta, forse obbligata, del suo vocal coach, il ragazzo esegue il brano saltando di tonalità in tonalità nel disperato tentativo di non prendere stecche. Il risultato, però, è scialbo da morire. Voto: 5/6.

Tocca dunque a "strappaci l'anima" Annalisa, la riccioluta della scuderia Ventura, al settimo cielo per l'assegnazione di Total eclypse of the heart di Bonnie Tyler. La canzone è di quelle storiche, ma, come giustamente fa presente Morgan, in questi casi è molto facile cadere nella più tamarra delle cover. E Annalisa ci cade, con entrambi i piedi. Voto: 5+.

Ultima esibizione per i Sei Ottavi, il gruppo a cappella che, superata la sorpresa iniziale per l'arrangiamento senza base, rincorre ormai da qualche settimana il sogno di essere preso sul serio. Si esibisce questa volta in Salirò di Daniele Silvestri. Un brano difficile, e ben musicato dalle voci dei sette membri della formazione: peccato per la voce solista, che sulle note più alte del testo vorrebbe richiedere l'aiuto degli ultrasuoni di Gino, ma non può. Voto: 6.

La classifica parla chiaro, e questa volta non riserva particolari sorprese: andranno al ballottaggio Gino ed i Sei Ottavi. Dopo le esibizioni dei cavalli di battaglia, Adagio per Gino, Spiderman per i Sei Ottavi, la decisione passa nelle mani di Mara Maionchi: che, soprendendo ancora una volta, salva gli incollocabili discograficamente e dice addio all'urlatore. Pace.

Nuovo ingresso per il penultimo posto a disposizione in questa agguerritissima prima edizione di X Factor Italia: questa volta Morgan presenta un gruppo composto da due ragazzi e due ragazze, i Quinta giusta, che si esibisce in Wake me up before you go degli Wham. Canzone allegra, bravissima la cantante solista. Simona, invece, ha scovato per la serata una timbrica tutta speciale: la sua nuova pupilla si chiama Giusy e canta Remedios in un modo davvero insolito. Forse unico. Ultima, per la squadra di Mara, la giovanissima Valeria, che a soli 16 anni si dimostra ben più pronta alla risposta di tutti quanti gli altri concorrenti. Canta Bum Bum di Irene Grandi: ci mette energia, ma non troppa originalità. E il pubblico prende la propria decisione: entra la voce particolarissima di Giusy (all'anagrafe Giuseppa Gaetana) per l'immensa gioia di capitan Ventura. E Annalisa Baldi vede allontanarsi il titolo di cocca di Super Simo.

Filippo Piva

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