Avrete sicuramente visto il sondaggio di questa settimana che vi invita a votare quale girlband del momento preferite; ebbene Pussycat Dolls, Sugababes e Girls Aloud sono solo le ultime protagoniste di un fenomeno, quello delle girl-band, che ebbe inizio a metà degli anni '90.
Le prime; uniche ed inimitabili, furono le Spice Girls che nel '96 con il loro album Spice riuscirono a vendere più di 30 milioni di dischi. La loro storia la conosciamo bene, dal primo singolo Wannabe, fino all'abbandono della Halliwell e al recente Reunion tour. Ma le Spice Girls furono solamente la punta dell'iceberg di un fenomeno, che, soprattutto in Inghilterra, vide spuntare gruppi musicali al femminile come fiori a primavera e che oggi tentiamo di ricordare e perchè no magari "celebrare" anche.
Un altro gruppo ad avere molto successo a livello europeo furono le All Saints. Nate nel '96, si differenziarono dalle Spice Girls per un suono meno pop patinato e volutamente più r'n'b/blues. Il loro omonimo album di debutto arrivo alla #2 posizione della classifica inglese e sfornò ben 3 singoli #1 (Never ever, Under the bridge e Bootie call). Il loro secondo album Saints & sinners arrivò alla #1 così come i due singoli apripista, le bellissime Pure Shores e Black Coffee, prodotte dal leggendario William Orbit, già collaboratore di Madonna. Sciolte nel 2000 a causa di maternità e litigi, tornarono insieme nel 2006 con l'album Studio 1 e la discreta hit Rock Steady. L'album fu un vero flop arrivando solo alla posizione #40 ma le quattro girls non si sono date per vinte e stanno preparando in questi mesi un nuovo cd in arrivo nei negozi a fine 2008.
Qui le ricordiamo ai tempi d'oro nel '97 con Never Ever.
Erano di sangue irlandese invece le B*Witched, 4 ragazze mezze imparentate con la boy-band Boyzone. Si proponevano come gruppo rivolto soprattutto ai bambini e ai pre-adolescenti; e questo è il perchè della loro musica smaccatamente pop, dei sorrisini, gli sguardi angelici e degli (orribili) vestitini in jeans da brave ragazze. Il loro album di debutto, chiamato B*Witched, arrivò alla #3 posizione in UK e alla #12 negli Stati Uniti, mentre nel Regno Unito furono ben 4 i singoli ad arrivare alla prima posizione (C'esta la vie, Rollercoaster, To you I belong e Blame it on the weatherman). Il loro appeal andò scemando così come i bambini diventarono pian piano adulti, infatti il loro secondo album Awake and breathe non ripetè i fasti del primo, posizionando solo un singolo in top ten. Così è la vita anzi, come direbbero le B*Witched, C'est la vie.
Tre sorelle di colore, le Cleopatra, rallegrarono il mondo della musica per pochi mesi con due hit di discreto successo Cleopatra's theme e Life ain't easy. Cleo, la cantante di punta, era un bel talento, peccato siano diventate subito delle meteore.
Oltre a queste citate però furono tantissime le band di sole donne a vedere la luce in quegli anni, grazie anche a format come Popstars, tra queste ricordiamo le No Angels (band tedesca riformata recentemente per partecipare all'Eurovision Festival), le Atomic Kitten, le Precious, le Solid Harmonie, le Madasun, le Honeyz, ben altro discorso poi per le americane Destiny's Child e Pussycat Dolls, tra le poche a riuscire a mantenere il successo negli anni, insieme alle inglesi Girls Aloud e Sugababes; quale sarà il loro futuro? Noi da fanatici della musica pop ci auguriamo dei più rosei.
Pollo croccante ai corn flakes
5 giorni fa
1 commento:
le cleopatra e le bwitched... da quanto tempo!!
Posta un commento