La tensione si può tagliare con il coltello, l'atmosfera è diventata incandescente: la grande X è pronta per schiantarsi per l'ultima volta sul pianeta Terra, almeno per quest'anno.
Arriva così l'attesissima finale del talent show di mamma Rai, un X Factor partito in sordina, senza particolare promozione e che, soprattutto, ha cambiato appuntamento settimanale di volta in volta, creando un'incredibile confusione nella testa degli spettatori: un vero suicidio dal punto di vista televisivo, che però ci ha regalato uno dei programmi musicali più belli degli ultimi anni.
Inutile il confronto con Amici della mediaset: qui, sotto la X, non è la polemica a fare da padrona, ed i ragazzi riescono a insaporire le loro esibizioni con quell'originale tocco artistico che Marco Carta & co. non hanno mai saputo regalarci.
Ecco allora entrare Mara Maionchi, la vera rivelazione catodica dell'anno, Morgan vestito da 007 ed una Simona dalle zinne in svendita con tanto di copricapo in piume rosse preso in prestito dal Bagaglino (o da Malgioglio?!). Dj Francesco, altra splendida sorpresa alla conduzione, introduce così il regolamento della serata: presentazione degli inediti, prima eliminazione, cover della settimana, seconda eliminazione e grande finale, con cavallo di battaglia e la ripetizione del proprio inedito. Entra anche Elio, con parrucca da Nazareno, che prima affiancherà i giudici e poi si butterà nella sala stampa appositamente allestita per la finale. Ma non c'è un minuto da perdere, via con la gara!
Il primo ad esibirsi è Emanuele Dabbono, il rocker genovese che sin dalla prima puntata aveva espresso il desiderio di cantare le proprie canzoni: un applauso, dunque, all'unico concorrente che ha deciso di suonare un brano scritto e musicato in completa autonomia. La canzone si intitola Ci troveranno qui, ed è un inno alle compagnie di provincia, all'amicizia vera, alla genuinità delle relazioni tra ragazzi. Piacevole, forse un po' troppo alla Ligabue, ma si vede l'evoluzione di un artista che, per la prima volta, si trova ad indossare i propri abiti. Voto: 7.
I preferiti di Iulmusic, gli Aram Quartet, seguono a ruota con un pezzo scritto apposta per loro dal mentore Morgan in collaborazione col maestro Gaudi: il titolo è Chi (Who) , e tutti quanti ci apprestiamo all'ascolto con grande attenzione. Orrore. Il pirata, completamente dimentico dei destinatari del brano, sfoggia una lirica che punta al sofisticato, ma sfocia nel ridicolo. Non bastano le citazione di Baudelaire ed un'accorata spiegazione del significato delle parole per salvare il risultato. Peccato, per gli Aram Quartet avremmo tutti sperato in qualcosa di meglio. Voto: 5,5.
Terzo in scaletta è "con-quella-faccia-puoi-cantare-anche-le-Pagine-Gialle" Tony, che dopo aver scartato l'idea di presentare una ballata R&B, opta invece per un pezzo più movimentato dalle evidenti influenze made in Maroon 5 (alcuni urlano addirittura al plagio di C'est la vie di Robbie Nevil): la traccia, per nulla originale, si intitola Mi togli il respriro, ed è gigiona quanto basta per far divertire le poppe della Ventura. Ma solo loro: anche Mara sembra poco convinta, e forse ripensa a chi (Silvia, Ilaria) ha mandato a casa nelle precedenti puntate per permettere al napoletano di arrivare in finale. Voto: 5/6.
Ultima, dunque, la piccola grande Giusy Ferreri, la "emiuainaus" italiana, che ci presenta una canzone scritta da (udite, udite) Tiziano Ferro, intitolata Non ti scordar mai di me. Sospiro di sollievo: finalmente un brano degno di chiamarsi così, costruito pensando alle possibilità espressive dell'artista (e non per autocompiacimento personale dell'autore), che seppure ci ricordi un po' troppo le ritmiche della vera Winehouse, non può fare a meno di piacerci. Caspita, questa in radio spaccherebbe davvero. Voto: 8+.
Alla fine della prima manche, tutti quanti i giornalisti sono già pronti a dare Giusy come vincitrice (mentre la Ventura, scaramantica, fa le corna), ma è ora della prima eliminazione: a casa Tony. Tutti si aspetterebbero una reazione violenta della Maionchi, ma no: calma, sorride, forse rassegnata, forse consapevole della differenza artistica tra il proprio pargolo ed i restanti concorrenti. Iniziamo dunque con le cover.
Parte Giusy, con Bang Bang, metà in inglese e metà in italiano: il cambio di ritmo (non di tonalità, come invece sostiene una Super-Simo sbadatella) passando tra una lingua e l'altra valorizza l'interpretazione grintosa della siciliana, che convince anche i sassi. Morgan vuole fare un inutile appunto, e parte la cagnare con la vicina di banco Ventura. Voto: 7/8.
Gli Aram ci cantano Walk on the wild side di Lou Reed, per la gioia del loro caposquadra che vorrebbe così chiudere il ciclo di tributi ai geni del rock che la band avrebbe imbastito durante le 12 puntate serali. Eppure, questa volta dando ragione a Simona, i pugliesi li preferiamo quando sono alle prese con note un po' più alta, magari un po' più sparate. Preciso, ma senza forza. Voto: 6,5.
Tocca dunque ad Ema, che si esibisce in Hotel California degli Eagles: ora, nessuno dei giudici sembra davvero consapevole del significato profondo della canzone. La Ventura sostiene di aver voluto inserire nella performance immagini di guerra in contrasto con una canzone felice e spensierata. Ci si aspetta una giusta ed avvelenatissima smentita di Morgan, che però non arriva: l'Hotel California è una sottile metafora della dipendenza dalle droghe e nasconde una storia tutt'altro che allegra. Nonostante ciò, Dabbono si difende, come al solito. Il rock ce l'ha proprio nel sange. Voto: 7+.
Come previsto, l'eliminato di questa tornata è proprio Emanuele, il rocker ligure che presto sposerà la sua fidanzata (una sorta di madonnina, molto carina, in adorazione totale del proprio uomo), e che viene giustamente applaudito da tutto il pubblico presente. Bravo Ema! Arriva anche Irene Grandi a cantare Come tu mi vuoi, accompagnata dal maestro Fragile.
Finale più che prevista, Giusy VS Aram Quartet. Lei si rigioca la carta Remedios, che, detto tra noi, le viene proprio da dio. Loro cantano invece Per Elisa: che, detto tra noi, viene loro proprio da dio.
Scelta difficilissa, dunque, e dopo aver risentito l'inedito (sempre più bello quella della siciliana, un po' meno peggio, ma sempre osceno, quello del quartetto) si arriva così all'epilogo: vincono gli Aram Quartet, il gruppo pugliese che sin dalla prima puntata si era classificato come fuoriclasse. Un trionfo meritato, nonostante il pessimo singolo scritto per loro: in attesa di un loro disco, possibilmente senza lo zampino di Morgan, le luci si spengono lentamente sulla prima edizione di X Factor Italia. Sperando che si possano presto riaccendere sui grandi artisti che questo programma ci ha fatto conoscere.
Pollo croccante ai corn flakes
5 giorni fa
4 commenti:
spero esca lo stesso il singolo di Giusy perkè è bellixximo!
Credo li facciano uscire tutti e 4 i singoli...non butteranno questa occasione al vento...le vendite son sempre vendite... :P
grandi Aram!!!!! e grande anche la Giusy...
Il singolo degli Aram, però, è proprio bruttino!
Vera STAR: LA MAIOOO !
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