mercoledì 16 aprile 2008

X-Factor: resoconto della sesta puntata


Sesta puntata per il talent-show di mamma Rai, con una Mara Maionchi sempre più vera star del programma che in preda ad un momentaneo (ma non troppo) raptus di violenza inizia a minacciare Morgan e Super-Simo, rei di aver criticato ingiustamente le esibizioni dei suoi protetti. "Ti mollo un cazzotto" diventa così la frase della serata, mentre Dj Francesco rispiega ancora una volta il meccanismo della gara: gli artisti verranno divisi in due gironi, e l'ultimo classificato di ognuno di questi gironi dovrà esibirsi una seconda volta per i giudici, al fine di non essere eliminato. Tutto chiaro? E allora musica, maestro.

Primi ad esibirsi sono gli stra-favoriti Aram Quartet, che tornano al repertorio made in Queen dopo l'incredibile successo di Bohemian Rapsody, questa volta con la vivace Under Pressure. E si confermano come i veri talenti del programma: tutti li approvano, Mara li sfida a cantare qualcosa in italiano. Voto: 8.

Segue il bel Tony, il diciannovenne capace di sciogliere il cuore delle proprie ammiratrici con quel sorriso velato di tristezza che buca la telecamera e fa gongolare la Ventura. Si presenta sul palco con un nuovo taglio di capelli (o almeno, senza cuffia) ed un look che mette in luce tutti quanti i suoi chili di troppo. Peccato. Canta Cinque Giorni di Zarrillo, prima performance accettabile dopo gli scempi delle ultime settimane. Voto: 6/7.

Tocca dunque alla protetta degli over 24, la riccioluta Annalisa, che per la prima volta sfugge al paragone con Amy Winehouse, ma non al ripetitivo motto "Strappaci l'anima" gridato dalla sua caposquadra. Questa volta si cimenta con America dell'inimitabile Gianna Nannini: lo stile è quello giusto, ma (come sottolinea la Maionchi) il significato del testo viene stravolto da un'interpretazione troppo ammiccante. Voto: 6+.

Ultima della prima manche è invece la cocca della Maionchi, la piccola, tenera, indifesa Ilaria, che si presenta con rossetto vivace ed abito dalla scollatura elaborata. Bella. Nella miglior tradizione drammatica, si esibisce in un brano semi-sconosciuto di Noa, dal titolo I don't know. Neanche noi sappiamo bene perchè, ma ci convince, eccome. Voto: 7+.

Finisce dunque la prima parte del programma, ed è ora di proclamare il condannato dal televoto. Sorpresa delle soprese, gli occhioni azzurri di Tony falliscono per la prima volta: il napoletano è ultimo, e si ritrova al ballottaggio.

Ripartono le esibizioni con il più bravo della categoria over 24, il cantautore Emanuele, questa volta alle prese con l'impegnativa Sunday Bloody Sunday degli U2. Il genere gli è indubbiamente congeniale: la voce sposa la melodia, l'anima rock esplode sul palco. Il risultato è una performance che si conclude con un forte messaggio: Tibet libero. Voto: 7+.

E' dunque la volta della raffinata Silvia, la preferita di Fiorello, che si trova a cantare una canzone inusuale e difficile da interpretare: Estate di Bruno Martino. Silvia fa quel che può, ma, come giustamente fa notare Mara, la scenografia con tanto di cabine e sdraio da spiaggia ridicolizzano l'essenza del brano. L'esibizione riesce, ma senza grandi picchi emotivi. Voto: 6/7.

A seguire, il nuovo entrato del programma, il passionale Gino, che mette alla prova le proprie corde vocali cimentandosi in un brano dell'inarrivabile Mina, Portati via: la voce c'è, ed è innegabile. Ma il timbro acuto, a volte fastidioso, proprio non ci convince. Voto: 6.

Chiude la gara il gruppo preso di mira dalla Ventura, quello dei Sei Ottavi, che si esibisce questa volta in un classico della musica a cappella, l'allegra Don't worry be happy. La canzone calza a pennello per la formazione di Morgan, che fa sorridere con l'ennesimo arrangiamento senza strumenti. Sorridere, appunto: ma dopo qualche settimana, ormai, la frittata sembra sempre la stessa. Voto: 6+.

Ultima al televoto della seconda parte è, ancora una volta a sorpresa, la stra-favorita Silvia. Colpa di un brano assurdo? Colpa di quel sorriso sporgente? Non si sa. Per Mara Maionchi scatta il dramma famigliare: dopo le esibizioni nei cavalli di battaglia, No one per Tony, Why per Silvia, è dunque l'ora del verdetto. Come da copione, Morgan e Simona lasciano la decisione finale alla responsabile dei due ragazzi, l'inferocita Maionchi. Discografica che, con un ragionamente comprensibile, ma non condivisibile, salva il bello ed elimina la brava. Dichiarando che ormai lei è già pronta per incidere un disco.

Filippo Piva

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